Gruppo Speleologico Gualdo Tadino

FORRA META 1

• Da Montemonaco si sale per la strada sterrata che porta alla vetta del Monte Sibilla. Si lascia l'auto presso il Rifugio Sibilla, si prosegue poi per un sentiero fino alla sommità del monte sovrastante per poi ridiscendere per una divertente "brecciaia" fino a raggiungere dall'altro versante l'unico ben evidente sentiero che collega gli ingressi di tutte le forre del Sibilla del versante SO. Raggiunto il sentiero si devia a sinistra e si prosegue fino ad incontrare un altro canalone detritico il quale, dopo circa m 300 salta all'interno della forra. La forra è situata nelle immediate vicinanze delle forre di Brico 1 e Meta 2 con cui condivide la confluenza finale.
  

• Forra estremamente varia ed asciutta. Nella prima parte prettamente verticale, piuttosto stretta ed angusta, dominano salti a scivolo; poi inaspettatamente, con un salto da m 42, si spalanca uno scenario grandioso. Da qui ancora un salto da m 48, alla base del quale si trovano spesso dei nevai; segue poi un lungo percorso in pendenza, incassato tra altissime pareti di calcare massiccio. Presenti lungo questo tratto solo alcuni brevi salti arrampicabili (a patto che la roccia non sia bagnata); continuando, la forra si apre alla vista dell'Infernaccio del Tenna; siamo al termine, che si raggiunge con qualche salto ed un percorso finale su canale detritico e fitto di ortiche.
  

• La forra è stata attrezzata, per la discesa in doppia, con fix, spit e placche con doppio anello. Le placche artigianali, costruite cioè dal GSGT, sono state sottoposte a prove di resistenza presso il Laboratorio CAI per la Prova dei Materiali dell'ex Centro Nazionale di Speleologia di Costacciaro. Per la discesa si possono utilizzare due corde da m 50 ed una da m 20. E' opportuno evitare la discesa in primavera, quando ingenti depositi nevosi possono modificare la fisionomia dell'itinerario.
  

• ANTONINI Giuseppe, 1989, "Le porte della montagna", ed. Fratelli Aniballi, Ancona, pag. 105-106.