Gruppo Speleologico Gualdo Tadino
GROTTA DEL NARCISO
ESPLORAZIONI :
Dopo un sopralluogo e alcuni lavori all'esterno (deviazione del sistema di raccolta delle acque), avvenuti il 22/11/1986 ed il 06/12/1986 (Maurizio Bazzucchi, Enzo Bozzi, Arnaldo Polidoro, Giuseppe Venarucci), il pozzo fu prosciugato e disceso da Tiziano Bensi, Celestino Petrelli, Arnaldo Polidoro, Giuseppe Venarucci (08/12/1986). Posizionato un tiro elettrico che permettesse il recupero dei secchi dal fondo, ventisei metri, ed un piccolo riparo per gli addetti agli scavi, ripulito il fondo melmoso, iniziò la disostruzione, prima del tappo di ferro e cemento terminale, poi della roccia oltre il fondo. Dal 13/12/1986 al 21/12/1986, quindi dal 25/04/1987 al 16/05/1987 per nove giorni di scavo si alternarono: Enrico Bazzucchi, Maurizio Bazzucchi, Enzo Bozzi, Vittorio Carini, Alfredo Frillici, Fabio Ippoliti, Mara Loreti, Andrea Micheletti, Arnaldo Polidoro, Giuseppe Venarucci, Valentina Vinciotti, Walter Vinciotti. Il 06/06/1987 fu utilizzato il demolitore Kango del Centro Nazionale di Speleologia di Costacciaro: lo scavo proseguì per tutto il giorno (Enrico Bazzucchi, Maurizio Bazzucchi, Enzo Bozzi, Vittorio Carini, Alfredo Frillici, Mara Loreti, Andrea Micheletti). Il lavoro fu continuato ad oltranza dai rimanenti, spronati da promettenti indizi: alle 22:25 sul fondo Enrico Bazzucchi ed Andrea Micheletti forarono il diaframma che separava il pozzo dalla grotta, penetrandovi, subito seguiti da Alfredo Frillici, Mara Loreti, Vittorio Carini. Alle ore 23:00 si festeggiava l'evento con i proprietari dell'albergo Narciso, poi si scendeva a Gualdo Tadino per far partecipi gli altri soci del gruppo alla scoperta, svegliando nel cuore della notte Giuseppe e Angela Venarucci, infine la famiglia di Mauro Tavone in sua assenza. Il giorno seguente quasi tutta la speleologia gualdese esplorava minuziosamente la grotta (Enrico Bazzucchi, Gino Bazzucchi, Maurizio Bazzucchi, Tiziano Bensi, Enzo Bozzi, Vittorio Carini, Alfredo Frillici, Mara Loreti, Andrea Micheletti, Mauro Tavone, Giuseppe Venarucci, Valentina Vinciotti, Walter Vinciotti), programmando altri lavori. Il 14/06/1987 fu risalito il primo camino, senza trovare prosecuzioni importanti (Enrico Bazzucchi, Enzo Bozzi, Alfredo Frillici, Mara Loreti, Andrea Micheletti, Celestino Petrelli, Giuseppe Venarucci). Il 20/06/1987 furono iniziati gli scavi in un basso e largo cunicolo intasato di fango, proseguiti il 24/06/1987, giorno di San Giovanni, fino a sbucare in un nuovo sistema di camini e cunicoli (Vittorio Carini, Enrico Bazzucchi, Enzo Bozzi, Alfredo Frillici, Mara Loreti, Andrea Micheletti), trovando il laghetto che raccoglie le acque presenti nella grotta. Questa zona fu compiutamente esplorata il 27/06/1987 da Enrico Bazzucchi, Maurizio Bazzucchi, Enzo Bozzi, Vittorio Carini, Alfredo Frillici, Mara Loreti, Andrea Micheletti, Alberto Minelli, Arnaldo Polidoro, Giuseppe Venarucci, Roberto Marcellini: in questa occasione fu compiuta la prima immersione nel lago da Tiziano Bensi, che non trovò prosecuzioni, fatto confermato da una seconda immersione di Arnaldo Polidoro il 03/07/1987. Il Pozzo della Guazza fu risalito il 28/06/1987 con l'ausilio di un'incastellatura metallica, data l'inconsistenza delle rocce, da Gino Bazzucchi, Enrico Bazzucchi, Tiziano Bensi, Vittorio Carini, Andrea Micheletti, Mara Loreti, Celestino Petrelli. In questa occasione scesero nella grotta i primi due visitatori esterni al GSGT, Romano Giombini e Minelli, di Gualdo Tadino. L'esplorazione nei pozzetti e cunicoli terminali oltre il Pozzo della Guazza continuò dal 04/07/1987 al 18/07/1987, senza trovare facili prosecuzioni. Il rilievo topografico della cavità fu effettuato il 5 e 11 novembre 1987 da Enzo Bozzi, Vittorio Carini, Mara Loreti, Celestino Petrelli, Valentina Vinciotti. Furono tentati altri scavi in alcuni cunicoli interni, senza ottenere buoni risultati, dal 28/11/1987 al 12/12/1987, quattro giorni in cui operarono Enzo Bozzi, Alfredo Frillici, Enrico Bazzucchi, Vittorio Carini, Fabio Ippoliti, Mara Loreti, Carlo Traversari, Valentina Vinciotti. Un prelievo delle acque del laghetto per analizzarle fu effettuato da Vittorio Carini, Fabio Ippoliti, Mara Loreti il 07/05/1988; il 13/08/1989, nel corso di una festa a Valsorda organizzata dall'emittente TV locale Rete 7, la grotta fu attrezzata per permettere l'accesso a tutti, assistiti dagli speleologi del GSGT: scesero nel pozzo e percorsero sale e cunicoli fino al laghetto terminale 23 persone. In seguito la cavità perse interesse, stanti le difficoltà esplorative e la fangosità dei luoghi, unite al fatto di dover accedere all'interno dello stabile per entrare in grotta, complicatosi ulteriormente in seguito alla recente trasformazione dell'albergo in condominio d'abitazioni private. Dopo il 24/11/1990, in cui furono recuperati dei materiali utilizzati in fase esplorativa, la Grotta del Narciso, terza nel territorio gualdese per estensione e profondità, di indubbio interesse per la peculiarità della sua formazione e posizione, preziosa per un controllo dell'inquinamento cui sono soggette le acque nella Valsorda, non fu più discesa da nessuno.
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Scheda tecnica
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