Gruppo Speleologico Gualdo Tadino

FORRA DI RIO FREDDO

• Raggiungere il paese di Pascelupo dalla SS 360 Sassoferrato - Scheggia seguendo le indicazioni per Rucce e Bastia. Parcheggiare l'auto che rimane a valle in corrispondenza di un cartello con l'indicazione "Monte Cucco - Pascelupo" all'uscita della gola. Se si vuole percorrere solo la seconda parte, è sufficiente prendere da qui il sentiero n° 19 e risalire il versante destro orografico della valle fino ad un valico, poco più avanti si abbandona il sentiero principale per scendere giù nel bosco fino ad intercettare la forra (30 minuti circa). Per la discesa integrale, ritornare sulla strada e girare a destra in direzione Rucce per raggiungere Val di Ranco di Monte Cucco. Parcheggiare l'auto nel piazzale sottostante l'albergo "da Tobia" e seguire il sentiero n° 3 che conduce direttamente all'imbocco della gola.

• La prima parte, a monte, ha un salto-scivolo di m 15 e rimane aperta ad eccezione di un breve tratto inforrato. Ad uno slargo, sulla destra, c'è un sentiero (n° 19) dove si può interrompere la discesa o immettersi nella forra per percorrere in secondo tratto. La seconda parte è sicuramente la più emozionante e la verticale più alta è di circa m 13. Si alternano brevi salti, laghetti e corti tratti di marcia ed il percorso rimane sempre stretto tra le alte pareti rocciose con evidenti segni di erosione carsica. La gola ha termine all'incontro con una passerella in cemento armato. Seguire quindi il sentiero sulla sinistra.
  

• Si scendono una ventina di cascate in doppia. La muta integrale è necessaria solo in primavera, negli altri periodi è comunque consigliabile la muta corta o da surf. Può essere totalmente attrezzata con teleferiche per evitare le pozze d'acqua. In estate potete contattarci se desiderate fare un'escursione guidata in questa forra (Messaggio Promozionale).
  

• ANTONINI Giuseppe, 1989, "Le porte della montagna", ed. Fratelli Aniballi, Ancona, pag. 118-120.
• CARLIN Valerio - DOBOSZ Tullio - ECKER Giorgio - PINOTTI Annamaria - RECCHIONI Roberto, 1998, "Gole & Canyons 1 Italia Centrale", ed. Adriambiente, Ancona, pag. 62-63.