Gruppo Speleologico Gualdo Tadino
FOSSO DI SPINA SANTA
ACCESSO :
Dall'uscita per Castelmadama dell'autostrada A24 si percorre la SP 33/a seguendo le indicazioni per Ciciliano e Cerreto Laziale. Circa 100 m dopo aver oltrepassato il bivio per Ciciliano occorre girare a destra nel bivio che porta al parcheggio del ristorante che si trova sul dosso chiamato Passo della Fortuna. Proseguire brevemente via Rocca d'Elci fino a raggiungere un trivio. Da questo trivio prendere la strada centrale ,che subito diventa sterrata, fino a raggiungere un piccolo ponte in ferro sopra al fosso dove si può parcheggiare la prima automobile. Tornare al precedente incrocio e girare a sinistra sulla strada in salita con i cartelli di divieto di transito, l'accesso è riservato ai residenti ma ciò non costituisce impedimento. Proseguire la strada, che presto diventa sterrata, oltrepassando un cancello in ferro ed un primo fontanile fino ad una curva a destra, in cui ci sono delle staccionate, dove si dirama a sinistra un sentiero carrabile che porta alla radura dove è situato il Fontanile della Nocchia, luogo in cui va lasciata la seconda auto.
DESCRIZIONE :
Dal fontanile si scende per circa 5 minuti fino ad entrare sul ramo sinistro del Fosso di Spina Santa. Dopo aver superato il primo salto da 6 metri, alla cui base si incontra la confluenza con il ramo destro, proseguire seguendo il greto del fiume fino a raggiungere i due salti più alti della forra, di circa 30 metri, posti in successione. La gola continua con una serie di piccoli salti e scivoli fino all'ultimo salto, riconoscibile dalla presenza di scritte nella roccia, da cui si trova l'evidente sentiero che, in circa 5 minuti di cammino, conduce all'automobile.
NOTE TECNICHE :
La forra presenta circa quindici salti armati prevalentemente su ancoraggi naturali. La muta integrale è fondamentale in caso di scorrimento idrico ma da qualche anno, nei mesi che vanno da giugno a settembre, l'acqua del torrente viene deviata per soddisfare le esigenze del paese di Ciciliano e la forra risulta pressoché asciutta, Tutto il tragitto è costeggiato da sentieri che ne permettono l'uscita in qualunque posizione ma che consentono alle mucche al pascolo di raggiungere il torrente con conseguente inquinamento delle acque. Occorrono almeno tre corde da m 30.
BIBLIOGRAFIA :
CARLIN Valerio - DOBOSZ Tullio - ECKER Giorgio - PINOTTI Annamaria - RECCHIONI Roberto, 1998, "Gole & Canyons 1 Italia Centrale", ed. Adriambiente, Ancona, pag. 116-117.