Gruppo Speleologico Gualdo Tadino
PAGO DELLE FOSSE
ACCESSO :
Si segue la SS n° 209 "Valnerina" fino al bivio per Terria che si imbocca transitando su di un ponte a mezzaluna in cemento armato. Si prende la prima strada sterrata a sinistra costeggiando il fiume Nera, successivamente si lascia l'automobile per l'uscita nella prima traversa a destra. Con una seconda automobile si va per Monte San Vito a cui si accede dal bivio successivo a quello per Terria ancora sulla SS 209. A Monte San Vito si imbocca una strada sterrata che corre sopra il paesino e la si percorre per circa 1 Km prendendo a destra al bivio che sta all'incirca a metà del percorso. Dopo una curva a S in discesa si taglia in una boscaglia, incontrando poco dopo il letto del fiume.
DESCRIZIONE :
La gola è molto spettacolare, immersa in una natura incontaminata e selvaggia che impone il minimo disturbo dell'ambiente. L'itinerario è diviso in due parti: la prima è meno inforrata e più emozionante, in questo tratto si scendono alcuni scivoli, numerosi salti di 10-12 metri di altezza e la verticale più alta del canyon (m 30); la seconda parte è maggiormente incisa e bagnata della prima e termina in corrispondenza di una presa dell'acquedotto sospeso tra le pareti della forra, in quest'ultimo tratto il salto più alto è di circa m 20. Oltre la condotta prendere il sentiero sulla destra e guadagnare l'uscita.
NOTE TECNICHE :
Dopo alcune centinaia di metri nel greto si arriva al primo salto di m 15; seguono altri salti di 10, 5, 15, 18, 12, 15, 35, 7, 10, 10, 15, 20, 6, 5 metri. La fine della forra è segnata da un ponte canale che porta acqua dal fiume Nera a Piediluco. La forra è in secca per la maggior parte dell'anno con pochissime pozze d'acqua alla base dei salti, pertanto è percorribile con abbigliamento leggero. Consigliabili 2 corde da m 35.
BIBLIOGRAFIA :
Gruppo Grotte "Pipistrelli" CAI Terni, 1995, "Sopra e Sotto", Terni, pag. 20-21.
CARLIN Valerio - DOBOSZ Tullio - ECKER Giorgio - PINOTTI Annamaria - RECCHIONI Roberto, 1998, "Gole & Canyons 1 Italia Centrale", ed. Adriambiente, Ancona, pag. 68-69.