Gruppo Speleologico Gualdo Tadino
GROTTA DEL MAESTRO
TOPONIMIA :
La Grotta del Maestro č stata cosė denominata dagli esploratori in memoria del maestro Giovanni Pascucci (Gualdo Tadino 1919-1992), educatore, comandante partigiano, presidente per 30 anni della Pro Tadino, lucido protagonista della vita culturale ed associativa della cittā, precursore negli anni '40 della speleologia gualdese nella grotta di Monte Cucco. Per ricordarlo ancora su quei monti dove era solito guidare i suoi scolaretti in memorabili escursioni. Il Gruppo Speleologico Gualdo Tadino deve a lui un benevolo appoggio, dai primi momenti della formazione alle manifestazioni organizzate insieme, ai lunghi anni trascorsi in una sede ottenuta per suo volere, un interessamento ed uno sprone continuo per le ricerche all'interno dell'Appennino Gualdese.
STORIA :
Scoperta casualmente il 09.11.1988 nel corso di un'escursione sul Monte Maggio fatta dal Gruppo Speleologico Gualdo Tadino (Mara Loreti, Rodolfo Loreti, Andrea Micheletti), la grotta era subito sottoposta a scavi, effettuati il 12, 13 e 20 novembre 1988, 4 dicembre 1988, il 15 gennaio 1989: poi gli scavi furono sospesi senza aver trovato nč prosecuzioni nč ostacoli rilevanti. Agli scavi hanno preso parte: Maurizio Bazzucchi, Enzo Bozzi, Vittorio Carini, Alfredo Frillici, Mara Loreti, Andrea Micheletti, Celestino Petrelli, Arnaldo Polidoro, Italo Scatena, Mauro Tavone, Carlo Traversari, Giuseppe Venarucci. Il rilievo topografico č stato compiuto dal GSGT il 04.12.1994 (Maurizio Bazzucchi, Vittorio Carini, Mara Loreti, Giuseppe Venarucci).
ACCESSO :
Da Gualdo Tadino si arriva a Valsorda e da qui, a piedi, si punta verso il Fosso della Bastia dove, per il sentiero pių evidente, attraverso la macchia, si sale fino alla sella erbosa posta tra le Balze e la cima di Monte Maggio. Per un sentiero che, retroverso, sale sul fianco ovest del Monte Maggio, ci si dirige verso alcuni cespugli isolati, raggiunto il primo dei quali, subito sopra la traccia del sentiero, si ritrova la trincea che da accesso alla grotta.
DESCRIZIONE :
La cavitā si sviluppa suborizzontale e diritta lungo una diaclasi piuttosto stretta. A metā s'incontra uno scalino di oltre un metro, risultato dagli scavi intrapresi, che miravano a poter proseguire per la parte transitabile della frattura, in avanti e in basso. La grotta non presenta problemi di progressione, salvo per le dimensioni non proprio ampie.
OSSERVAZIONI :
La grotta si apre nel Calcare Maiolica del Cretaceo Inferiore. Modesta la fauna ipogea osservata (scoliopteryx).